Materiale del tipo usato per i riti massonici (cappucci, collari e grembiulini) è stato trovato, stamani, nel corso delle perquisizioni che la Guardia di finanza sta effettuando nell’ambito dell’inchiesta su una truffa per due milioni di euro sulla fornitura di materiale informatico e arredi per ufficio in istituti scolastici della Calabria. Il materiale è stato trovato nell’abitazione di una delle persone coinvolte nell’inchiesta, Fortunato Lodari, di 41 anni, di Catanzaro, titolare della società informatica “The brain hardware”, indagato per turbativa d’asta e truffa. Altro materiale massonico era stato scoperto nella prima fase dell’indagine, condotta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone. Era accaduto, lo scorso anno, nella perquisizione dell’abitazione dell’ex dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Crotone, Luigi Leone, nella quale era stato ritrovato anche un elenco di 22 nomi di persone appartenenti ad una loggia massonica denominata ‘Collegio provinciale di rito simbolico italiano Phoenix Oriente di Catanzaro’ che non risulta denunciata, così come prevede la legge, presso alcuna autorità competente e, quindi, da considerare come loggia coperta. Nell’elenco dei 22 nomi compariva anche quello di Lodari. Le perquisizioni dei finanzieri riguardano gli uffici di presidenza e le segreterie del Dipartimento di Scienze mediche dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, dell’istituto per geometri e professionale Prestia di Vibo Valentia, dell’istituto comprensivo Vivariense di Squillace (Catanzaro), dell’istituto Malafarina di Soverato (Catanzaro) e degli istituti comprensivi Mattia Preti di Catanzaro e Alvaro di San Pietro a Maida.
(ANSA).
Truffa da 2 min alle scuole, perquisiti istituti e abitazioni dalla Gdf a Cosenza, F
Catanzaro e Vibo, una loggia coperta alla regia
Perquisizioni in istituti scolastici e abitazioni di dirigenti scolastici e titolari di società private delle province Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia sono in corso da parte della Guardia di finanza su disposizione della Procura della Repubblica di Crotone. Le persone interessate risulterebbero coinvolte in una truffa da due milioni di euro sulla fornitura di materiale informatico e arredi per ufficio. Le perquisizioni rappresentano la prosecuzione dell’indagine condotta dal pm della Procura della Repubblica di Crotone, Pierpaolo Bruni, che lo scorso anno aveva condotto alla scoperta di un presunto sistema fraudolento attraverso il quale l’allora dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Luigi Leone, avrebbe fatto confluire denaro pubblico in due società delle quali era titolare il figlio, Giuseppe Leone, per l’acquisto di materiale informatico o d’ufficio, arredi e cancelleria. Nella prima fase dell’inchiesta sono state iscritte sul registro degli indagati venti persone con le accuse, a vario titolo, di associazione per delinquere, turbativa d’asta, abuso d’ufficio, truffa, frode in pubbliche forniture, falso e peculato.
Rinvenuto materiale di riti masonici. Materiale del tipo usato per i riti massonici (cappucci, collari e grembiulini) è stato trovato, stamani, nel corso delle perquisizioni che la Guardia di finanza sta effettuando nell’ambito dell’inchiesta su una truffa per due milioni di euro sulla fornitura di materiale informatico e arredi per ufficio in istituti scolastici della Calabria. Il materiale è stato trovato nell’abitazione di una delle persone coinvolte nell’inchiesta, Fortunato Lodari, di 41 anni, di Catanzaro, titolare della società informatica “The brain hardware”, indagato per turbativa d’asta e truffa. Altro materiale massonico era stato scoperto nella prima fase dell’indagine, condotta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone. Era accaduto, lo scorso anno, nella perquisizione dell’abitazione dell’ex dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Crotone, Luigi Leone, nella quale era stato ritrovato anche un elenco di 22 nomi di persone appartenenti ad una loggia massonica denominata ‘Collegio provinciale di rito simbolico italiano Phoenix Oriente di Catanzaro’ che non risulta denunciata, così come prevede la legge, presso alcuna autorità competente e, quindi, da considerare come loggia coperta. Nell’elenco dei 22 nomi compariva anche quello di Lodari. Le perquisizioni dei finanzieri riguardano gli uffici di presidenza e le segreterie del Dipartimento di Scienze mediche dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, dell’istituto per geometri e professionale Prestia di Vibo Valentia, dell’istituto comprensivo Vivariense di Squillace (Catanzaro), dell’istituto Malafarina di Soverato (Catanzaro) e degli istituti comprensivi Mattia Preti di Catanzaro e Alvaro di San Pietro a Maida.